A Reggio Emilia, come in Emilia-Romagna fermo dei Diesel Euro 1,2,3 e 4, e dei benzina Euro 0. Prevista deroga per chi si reca a donare sangue e plasma. Il provvedimento è valido dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30 e la prima domenica del mese.
Da lunedì 1 ottobre a domenica 31 marzo 2019, stop a Reggio Emilia come in tutta l’Emilia-Romagna ai mezzi dal maggiore impatto ambientale: ciclomotori pre-euro, benzina fino all’euro 1, diesel euro 1, 2, 3 e 4. Una misura in vigore in 30 Comuni della regione che hanno aderito al Piano aria integrato regionale (Pair 2020), adottata tenendo conto e tutelando le necessità quotidiane delle persone, delle famiglie e di chi lavora. Saranno infatti esentati dal divieto e potranno quindi circolare con qualsiasi mezzo i lavoratori turnisti, chi si sposta per motivi di cura, assistenza, emergenza, chi accompagna i bambini a scuola, le persone che si recano a donare sangue e plasma (valido solo nella tragitto per e da il centro prelievo nella giornata del dono) così come i meno abbienti, visto che potrà circolare il singolo guidatore con Isee annuo fino a 14 mila euro. Il via libera riguarderà sempre i mezzi alimentati a metano, gpl, elettrici e ibridi e quelli con più di 3 persone a bordo qualunque sia il tipo di alimentazione.
Per la precisione, l’ordinanza specifica che possono circolare in deroga “I veicoli utilizzati dai donatori di sangue nella sola giornata del prelievo per il tempo strettamente necessario da/per la struttura adibita al prelievo;” (estratto dall’ordinanza 2018 PG 120897 della limitazione del traffico)
Queste misure hanno anche lo scopo di sensibilizzare i cittadini sul tema della lotta all’inquinamento e al riscaldamento globale, sempre di più un’emergenza, con le polveri sottili che sforano i limiti di legge soprattutto nei mesi autunnali e invernali con un gravoso bilancio in termini di patologie respiratorie e decessi che non va ignorato.
Per questa ragione, pur lieti dell’attenzione dedicata ai donatori e alle donatrici emiliano romagnole, invitiamo questi ultimi a scegliere una modalità alternativa – quando è possibile – per recarsi all’appuntamento con il dono: in 3 in auto, in bicicletta, mobike, car sharing, autobus. La salute pubblica è una priorità di Avis e non può ignorare i rischi per la salute legati alla mobilità con mezzi privati inquinanti.
Va sempre ricordato infatti che le morti premature attribuibili all’inquinamento atmosferico nel nostro Paese sono oltre 60mila l’anno, come riportato annualmente nei report dell’Agenzia Ambientale europea (EEA). Senza contare che in Italia i costi collegati alla salute derivanti dall’inquinamento dell’aria si stimano fra i 47 e i 142 miliardi di euro .
La circolazione nei Comuni che hanno sottoscritto il Pair 2020 sarà limitata in via ordinaria dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle 18,30, e nelle domeniche ecologiche e si estendono alle altre domeniche in caso di superamento per più di 4 giorni dei livelli di pm10 nell’aria.
Sono interessate da queste limitazioni 30 città dell’Emilia-Romagna: 19 tra capoluoghi di provincia o comunque aree urbane con oltre 30 mila abitanti – in ordine alfabetico Bologna, Castelfranco Emilia (Mo), Carpi (Mo), Cento (Fe), Cesena, Faenza (Ra), Ferrara, Forlì, Formigine (Mo), Imola (Bo), Lugo (Ra), Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio nell’Emilia, Riccione (Rn), Rimini, Sassuolo (Mo) – e gli 11 centri dell’agglomerato di Bologna: Argelato, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, San Lazzaro di Savena, Sasso Marconi, Zola Predosa. ha aderito volontariamente all’accordo. Altri comuni anche di altre province l’hanno chiesto.
Fonte https://avisemiliaromagna.it
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