La donazione non si ferma, ecco le precauzioni necessarie per proteggere i donatori e la comunità

La situazione è in evoluzione e AVIS, insieme alle istituzioni si sta impegnando per dare NOTIZIE IN TEMPO REALE. In generale SI CONTINUA A DONARE. La raccomandazione è di seguire SOLO le fonti ufficiali e NIENTE PANICO!

Le raccomandazioni del Centro Nazionale Sangue:

Donare il sangue al tempo del #Coronavirus si può, ecco come fare

1-Contatta i servizi trasfusionali degli ospedali o le unità delle associazioni di donatori per prenotare la donazione
2-L’operatore ti farà poche e semplici domande per verificare se sei idoneo alla donazione ed evitarti, in caso, un viaggio a vuoto
3-Gli spostamenti verso le sedi di raccolta sono consentiti
4-All’interno delle strutture sarà garantito il rispetto delle norme di sicurezza
5-Verrai sottoposto a visita medica per verificare l’assenza di sintomi
-6Potrai richiedere un certificato di avvenuta donazione
7-In caso di comparsa di sintomi da infezione #Covid contattare la sede dove si è donato

Altri dettagli al link: https://bit.ly/3aTPYsX

Leggi anche: SPOSTAMENTI CONSENTITI AI DONATORI DI SANGUE come da nota del Ministero

SCARICA IL NUOVO MODULO PER AUTOCERTIFICARE GLI SPOSTAMENTI (04.05.20)

Aggiornamenti (10.03): Ricorrere alla chiamata-convocazione programmata dei donatori per continuare a garantire le raccolte di sangue ed emocomponenti su tutto il territorio nazionale. Sospensione di 6 mesi per i donatori che abbiano soggiornato nella Repubblica Popolare Cinese e 14 giorni per coloro che, dopo possibile esposizione, sono a rischio contagio di SARS-CoV-2.

Sono solo alcune delle nuove misure di sicurezza contenute nella circolare emessa dal Centro nazionale sangue. Dopo il provvedimento dello scorso 8 marzo che revocava i criteri di sospensione, alla luce del decreto emanato dal Presidente del Consiglio che limita gli spostamenti sull’intero territorio nazionale, divenuto “zona rossa” nella sua totalità, il Cns ha stabilito nuove disposizioni al fine di contenere la diffusione del Coronavirus.

A fronte delle esigenze delle oltre 1800 persone che, quotidianamente, si curano e vivono grazie alle attività del servizio trasfusionale, il documento cita espressamente di:

  • – applicare il criterio di sospensione temporanea di 14 giorni (6 mesi per i donatori di Reggio e provincia) dal rientro per i donatori che abbiano soggiornato nella Repubblica Popolare Cinese;
  • – applicare il criterio di sospensione temporanea di 14 giorni dopo la possibile esposizione al rischio di contagio per contatto con soggetti con infezione documentata da SARS-CoV-2;
  • – applicare il criterio di sospensione temporanea di almeno 14 giorni dalla risoluzione dei sintomi o dall’interruzione dell’eventuale terapia per i donatori con anamnesi positiva per infezione da SARS-CoV-2 (infezione documentata oppure comparsa di sintomatologia compatibile con infezione da SARSCoV-2);
  • – sensibilizzare i donatori ad informare il Servizio trasfusionale di riferimento in caso di comparsa di sintomi compatibili con infezione da SARS-CoV-2 oppure in caso di diagnosi d’infezione da SARS-CoV2 nei 14 giorni successivi alla donazione (post donation information).

Al fine di evitare l’aggregazione negli spazi comuni, quindi anche nei locali d’attesa, la circolare ribadisce la necessità del mantenimento della distanza di sicurezza di almeno un metro tra le persone e inoltre raccomanda di:

  • – ricorrere alla chiamata-convocazione programmata dei donatori al fine di regolare il numero degli accessi; ai fini della prevenzione del fattore di rischio rappresentato dal contatto stretto* con soggetto affetto da COVID-19;
  • – adottare misure di triage preliminare del donatore in occasione del contatto telefonico come da indicazioni di cui all’algoritmo condiviso con il CIVIS, disponibile sul sito del CNS.


*
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie(ECDC) definisce contatto stretto:
una persona che vive nella stessa casa di un caso di COVID-19;
una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso di COVID-19 (per esempio la stretta di mano);
una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso di COVID-19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati);
una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore a 15 minuti;
una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri;
un operatore sanitario od altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso di COVID19
oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso di COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei;
una persona che abbia viaggiato seduta in aereo nei due posti adiacenti, in qualsiasi direzione, di un caso di COVID-19, i compagni di viaggio o le persone addette all’assistenza e i membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il caso indice era seduto (qualora il caso indice abbia una sintomatologia grave od abbia effettuato spostamenti all’interno dell’aereo, determinando una maggiore esposizione dei passeggeri, considerare come contatti stretti tutti i passeggeri seduti
nella stessa sezione dell’aereo o in tutto l’aereo).

Il collegamento epidemiologico può essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni prima o dopo la manifestazione della malattia

Infine il Cns raccomanda ad Associazioni e Federazioni dei donatori volontari di sangue di:

  • – non sospendere le raccolte del sangue e degli emocomponenti, presso le strutture ospedaliere pubbliche e presso le Unità di raccolta associative, nei territori sopra indicati e nell’intero territorio nazionale;
  • – garantire, a tutto il personale operante presso le Unità di raccolta, la diffusione capillare e costante delle informazioni inerenti all’epidemiologia del SARS-CoV-2 e alle misure adottate per la prevenzione della trasmissione dello stesso mediante trasfusione di emocomponenti labili.

Leggi anche: Grazie ai donatori è assicurato il fabbisogno

Leggi anche: Il Presidente di Avis regionale: “Donate come sempre” e Le donazioni sono sicure”

LINK UTILI:

COME DIVENTARE DONATORE

MINISTERO DELLA SALUTE

LE MISURE ADOTTATE IN EMILIA ROMAGNA

CORONAVIRUS, TUTTO QUELLO CHE C’E’ DA SAPERE

LE DOMANDE PIU’ FREQUENTI

Cosa fare in caso di sintomi sospetti
La Direzione Sanitaria dell’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia informa che in caso di sintomi sospetti, come febbre e/o tosse è importante non presentarsi di persona, ma telefonare al medico di medicina generale, pediatra di libera scelta, Servizio di Continuità Assistenziale. Il medico valuterà poi se effettuare la visita al domicilio. In caso di sintomi importanti chiamare il 118.
Le persone con sintomi respiratori non devono recarsi spontaneamente né al Pronto Soccorso né in qualsiasi altro ambulatorio.
Restano valide le misure di prevenzione come lavarsi spesso le mani, coprire bocca e naso con un fazzoletto monouso se si starnutisce o si tossisce, non prendere farmaci antivirali o antibiotici a meno che siano prescritti dal medico, indossare la mascherina solo se si sospetta di essere malati, chiamare il numero 1500 in caso di febbre o tosse e rientro dalla Cina da meno di 14 giorni. 

E’ inoltre attivo anche un Numero Verde regionale 800.033.033

image_pdfSalva PDFimage_printStampa