Fake news sul sangue
Dalle presunte emergenze sangue durante i terremoti alle catene che segnalano richieste urgenti per trasfondere bambini in fin di vita. Dalle informazioni scorrette fino alle leggende metropolitane. Ecco perché una fake news può fare grossi danni ai malati che aspettano sangue e plasma.
di Alberto Militello – Avis Emilia Romagna
Sul sangue se ne sentono di tutti i colori: come in ogni contesto importante per la collettività, anche il mondo delle trasfusioni è vittima di fake news e falsi miti di cui il web abbonda. Le false notizie sono sempre esistite, ma oggi circolano più velocemente perché tutti noi abbiamo il desiderio di essere d’aiuto e per fare presto a volte trascuriamo di verificare.
Alcune di queste fake news sono semplicementeinformazioni scorrette che si diffondono in buona fedeanche attraverso il passaparola tra donatori. Altre sono invece vere e proprie notizie false che nascono con lo scopo di aumentare i click su pagine che guadagnano dalla disinformazione.
Queste ultime possonocreare dei gravi problemi al Sistema trasfusionale e mettere in crisi la catena organizzativa con ricadute sui soggetti più fragili: i malati.
Per questa ragione è fondamentale che ciascuno di noi verifichi l’informazione che vuole condividere sui propri social (Facebook, Instagram, Snapchat ecc.) o con la messaggistica telefonica (Whatsapp, Telegramm ecc.). Non è così difficile, basta verificare che i siti su cui leggiamo la notizia siano autorevoli: testate giornalistiche nazionali, siti istituzionali, siti di Associazioni conosciute e accreditate. Anche su questi, come vediamo, a volte si possono trovare notizie scorrette, ma è più facile che le fonti siano verificate e che, in caso di errore, il sito stesso (o il giornale) pubblichi un articolo di rettifica.
Se in un sito non è presente il nome del direttore della testata, l’indirizzo della sede, una e-mail di contatto fidarsi non è saggio. Per ogni dubbio Avis è sempre disponibile: basta una telefonata alla sede più vicina per scoprire se la notizia è vera oppure no.
In particolare sono SEMPRE FALSE le catene o i post che invitano ad andare a donare per una persona specifica: il sistema sangue è organizzato in modo che siano gli ospedali a contattare i centri regionali sangue se c’è bisogno di un gruppo particolare o di una quantità elevata di unità da trasfondere. E sono i centri regionali sangue a contattare le sedi Avis o le altre associazioni del dono per richiedere una raccolta straordinaria. E sono solo le Avis che contattano i propri donatori periodici del gruppo giusto. Nessuna persona che non sia già un donatore iscritto a un’associazione verrà mai contattata per donare sangue in questi casi.
Anche gli appelli generici sui social ad andare urgentemente a donare sangue in caso di terremoto, alluvione, incendio, attentato, disastro aereo o ferroviario e in qualunque emergenza sono SEMPRE FALSI. Questi appelli possono addirittura mettere in crisi il sistema sangue: se tante persone, pur con il nobile intento di aiutare, si riversano sui centri di raccolta, questi ultimi non riescono a gestire l’affluenza e rischiano di non raccogliere quel che serve, quando serve.
L’unico modo di aiutare veramente è diventare un donatore periodico, anonimo e non remunerato. E siccome per diventarlo occorre sottoporsi a esami accurati per la propria salute e quella dei riceventi, è bene farlo quando non ci sono emergenze, in modo da permetterci di prevenirle.
Ecco infine un elenco di miti da sfatare sulla donazione di sangue e plasma:
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Se ho piercing o tatuaggi non posso donare – FALSO
Quando si fanno piercing o tatuaggi, il sangue è esposto a contaminazione da virus a causa del contatto con oggetti estranei. Ma questo non rende una persona non idonea a donare! È semplicemente prevista una sospensione di 4 mesi dalla donazione, dopo questo periodo di tempo è possibile ricominciare (o iniziare) a donare regolarmente, ripetendo la sospensione ogni qual volta ci si voglia fare un nuovo piercing o un nuovo tatuaggio.
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Chi fuma o beve non può donare – FALSO
Ogni eccesso è un’abitudine scorretta. Basta non esagerare ed evitare di bere o fumare la sera e la mattina prima della donazione.
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Chi fa uso di cannabinoidi non può donare – FALSO
Se si fa un uso occasionale, sporadico e limitato di cannabinoidi, il decreto prevede una sospensione dalla donazione di 14 giorni dall’ultima assunzione, ma l’ultima parola spetta al medico nella visita predonazione.
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Per donare si perde tutta la mattina – FALSO
Grazie alla possibilità di prenotare la donazione, puoi scegliere tu il giorno e l’ora che ti sono più comodi. Inoltre, i tempi della donazione (compresa la visita del medico e la compilazione del questionario) si aggirano intorno a 1 ora per il sangue e 1 ora e mezza per il plasma.
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Gli sportivi sono più adatti a donare – FALSO
Per chi fa attività agonistica donare può essere addirittura sconsigliato. O meglio, chi pratica sport agonistico o amatoriale può essere donatore nei periodi di riposo o comunque lontano dagli impegni agonistici stressanti.
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Donare il sangue è doloroso – FALSO
La percezione del dolore è altamente soggettiva. Molte donatrici e donatori percepiscono solo la lieve puntura iniziale, descrivendo il resto dell’operazione completamente indolore. Più spesso ciò che ferma il potenziale donatore è la paura dell’ago o l’impressione alla vista del sangue, entrambe cose comunissime, ma superabili.
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Se prendo la pillola anticoncezionale non posso donare – FALSO
L’assunzione della pillola contraccettiva non va sospesa e non ostacola l’accesso alla donazione.
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Gli omosessuali non possono donare – FALSO
Il medico non giudica mai una preferenza sessuale ma valuta se un comportamento è a rischio, e questo vale per tutti: etero o omosessuali. In caso di nuovo partner o di rapporti occasionali, non importa con chi, è prevista una sospensione di 4 mesi. Fondamentale la completa onestà con il medico.
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La donazione di plasma è meno importante – FALSO
Il plasma è un elemento indispensabile per la creazione di molti farmaci e per il trattamento di varie patologie. L’Italia non ha ancora raggiunto l’autosufficienza nella produzione di plasma, è perciò importantissimo che sempre più donatori si avvicinino anche a quest’altra donazione.
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La donazione è spossante – FALSO
Come il dolore, anche la stanchezza è soggettiva e varia da donatore a donatore, anche in base alle stagioni. In ogni caso, seguendo una dieta corretta, evitando sforzi prima e dopo la donazione e bevendo molto, è possibile evitare lo spossamento post-donazione.
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Per donare bisogna essere a digiuno – FALSO
Il digiuno è richiesto solo per le analisi del sangue. La mattina della donazione è, invece, altamente consigliato fare una colazione leggera (ricca in liquidi e povera in grassi).
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Bisogna donare 4 volte l’anno – FALSO
Per la legge italiana tra una donazione e l’altra devono passare: 3 mesi per gli uomini e le donne non in età fertile per il sangue intero, 6 mesi le donne in età fertile per il sangue intero, 14 giorni per il plasma in aferesi . Grazie alla donazione programmata in base ai gruppi sanguigni, il donatore viene convocato quando serve, in modo da evitare di sprecare il suo preziosissimo dono. In ogni caso non è il numero di donazioni che fa il donatore, ma la scelta di solidarietà.
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I celiaci non possono donare – FALSO
Sebbene la celiachia sia una malattia autoimmune (solitamente causa di esclusione dalla donazione), il donatore o l’aspirante donatore celiaco non è escluso dalla donazione, purché segua una dieta completamente priva di glutine.
Se hai altre curiosità o dubbi sulla donazione di sangue e plasma, visita le nostre pagine dedicate
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