Avisiadi: vince lo sport!

Con la vittoria dei giovani della Liguria, davanti ai coetanei delle Marche e del Piemonte, si sono concluse domenica 25 settembre a San Donato Milanese le Avisiadi 2016.

Oltre alla vittoria ligure sul campo, c’è stato però la grande vittoria di tutti i 100 giovani donatori partecipanti, che per 3 giorni hanno giocato e dialogato sul tema dello sport e dei valori della solidarietà e dell’altruismo.

Sulla scia delle recenti paralimpiadi di Rio de Janeiro, gli avisini hanno gareggiato in competizioni che in diverse maniere hanno stimolato la riflessione sul tema della disabilità e degli stili di vita attivi. Un argomento, quest’ultimo, su cui da tempo AVIS è impegnata, come dimostra la ricerca “AVIS per Expo” dello scorso anno, da cui è emerso che i donatori di sangue (in particolare le donne) sono più attenti all’alimentazione corretta e alle abitudini sane.

Tra le numerose discipline, i nostri ragazzi hanno potuto sperimentare il torball, sport praticato dai non vedenti. Un’esperienza emozionante raccontata, in questo video, dal presidente dell’Associazione Omero Bergamo e da alcuni partecipanti.
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Il gran finale delle Avisiadi è stato rappresentato dal convegno di domenica mattina, “Il valore e i valori dello sport: stili di vita e solidarietà senza barriere”.

Sotto la regia del moderatore, il giornalista Roberto Bof (esperto di sport e disabilità), hanno preso la parola importanti esponenti del mondo dello sport e della disabilità: Marco Rasconi (presidente Uildm e giocatore di hockey in carrozzina), Daniele Cassioli (sciatore nautico ipovedente, donatore di sangue e testimonial Avis, che aveva realizzato questo videomessaggio in occasione della Giornata Mondiale del Donatore 2016), Daniela Trevisan (atleta di hockey in carrozzina) e Alfredo Marson (presidente di Briantea 84, società di basket in carrozzina).

Oltre al saluto introduttivo e alle conclusioni del presidente di AVIS NAZIONALE, Vincenzo Saturni, sono intervenuti Maria Cristina Pisani, portavoce del Forum Nazionale Giovani, e Alessandro De Tursi, presidente Regionale Libertas Lombardia.

A loro, si sono aggiunti i videomessaggi del Direttore del Centro Nazionale Sangue, Giancarlo Liumbruno, e del Direttore del Centro Nazionale Trapianti, Alessandro Nanni Costa.

“Lo sport è un ottimo strumento di inclusione sociale – ha sottolineato Bof – che permette alle persone disabili di sentirsi parte integrante del gruppo. Questi atleti possono dare a tutti noi una grande lezione di vita e sono certo che i partecipanti alle Avisiadi torneranno a casa con un bagaglio arricchito da questa bellissima esperienza. Per le persone disabili lo sport è libertà, è superamento delle proprie barriere. E per questo motivo, dovremmo ricordarci di loro non

solo quando ci sono grandi eventi come le Paralimpiadi”.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE NAZIONALE

Vincenzo Saturni, presidente di Avis Nazionale

Vincenzo Saturni, presidente di Avis Nazionale

Ci apprestiamo a celebrare il nostro novantesimo anniversario di fondazione e, tra le tantissime attività che hanno contraddistinto l’impegno di AVIS in questi novant’anni, non possiamo dimenticare la promozione dell’attività fisica. Fin dalle sue origini, infatti, la nostra Associazione si è fatta portavoce di quei valori che sono alla base non solo del dono, ma anche dello sport come il benessere, la salute, la lealtà, lo spirito di squadra, il senso di appartenenza e il rispetto dell’altro. Tanti sono stati, inoltre, i grandi campioni (olimpici e paralimpici) che hanno corso al nostro fianco e ancora più numerosi quei volontari che, a livello locale, hanno favorito la nascita di gruppi sportivi avisini.

La nostra sfida del presente e del futuro è quella di proseguire su questa strada, cercando di favorire il coinvolgimento di quelle fasce della popolazione più fragili ed emarginate. Da qui nasce l’idea di proporre, all’interno del programma di attività delle Avisiadi 2016, tutte quelle attività di cui abbiamo parlato in questo numero de “Il Punto di AVIS Nazionale”. Con la convinzione che AVIS sia, più che mai, un promotore di cittadinanza attiva, solidarietà, volontariato e inclusione sociale.